Viaggio nel Pollino:
la carovana è la mia mente, la strada sono le cose che amo, la meta è la mia terra e il viaggio è la mia vita

venerdì 25 dicembre 2009

Natale sul Pollino: escursioni, cultura, musica e prodotti tipici

A Viggianello, tipico borgo di origine medievale nel cuore del Parco del Pollino, l'Associazione Culturale Volta la Carta, nelle feste di Natale e per il nuovo anno, presenta la Manifestazione ROTTE DISTRATTE:
27/12/2009 - Escursione: Viggianello-Serra Mauro
28/12/2009 - Presentazione libro "L'agenda rossa di Paolo Borsellino"
29/12/2009 - sBANDAmenti in concerto: folk, rock, pizziche e tarantelle
02/01/2010 - Escursione alle Laure del Mercurion (insediamenti rupestri)
02/01/2010 - Botteghe Aperte: sagra dei prodotti tipici
Il programma dettagliato e i contatti su www.voltalacarta.splinder.com/

sabato 21 novembre 2009

Arte contemporanea nel Pollino: visita alla RB Ride

Sulla panoramica collina di “Timpa della Guardia” a San Severino Lucano (PZ), nell’ambito del progetto ARTEPOLLINO -un altro sud- , è stata realizzata, dall’artista di fama internazionale Carsten Höller, l’opera d’arte contemporanea “RB Ride”.





L’imponente guardiana dal petto roccioso e dal verde mantello protegge l’antico borgo dei principi; come un angelo che veglia sulla terra offre sia la vista delle vallate e dei pendii che protegge che quella dell’azzurra divinità delle vette dalle quali è a sua volte protetta; contempla un maestoso dipinto autunnale: il tappeto di foglie colora di infinite tonalità di rossiccio lo sfondo; risaltano dai boschi vivaci chiazze gialle, verdi, marroni, rosse, arancioni; i pendii si innalzano verso il blu delle vette fino a sfumare nell’azzurro del cielo; ad est la passionale Selene nella sua piena bellezza seduce Elio, l’amante per eccellenza, che ad ovest dipinge il cielo di un rosso infuocato, in attesa di potersi incontrare, dal loro desiderio nascono le Ore che presiedono alle stagioni e alla fertilità ciclica di questi monti e vallate; al centro la volontà dell’uomo di esprimere, attraverso l’arte, la ricerca del necessario ma lontano equilibrio con questa maestosa bellezza per la quale innalza un nobile altare ma la cui bellezza io non so percepire e lui non mi sa trasmettere.




giovedì 29 ottobre 2009

Passeggiata a Cavallo lungo un torrente del Pollino


Il torrente Turbolo, che scorre nel Comune di Viggianello, è uno degli affluenti del fiume Mercure che dà il nome ad una delle variegate Valli del Pollino. Il torrente è costeggiato da un sentiero sterrato, battuto dai pastori delle contrade limitrofe, che costituisce il percorso per una piacevole passeggiata a cavallo: all’ombra degli alberi che ne disegnano il tragitto, io e la possente bellezza dalla bionda criniera seguiamo il brusio dell’acqua che si mescola con il respiro del cavallo e il loro impeto in molti punti si incrocia e viene vicevolmente spezzato dal rumore degli zoccoli nell’acqua.

venerdì 16 ottobre 2009

giovedì 15 ottobre 2009

IL POLLINO CONTINUA A LOTTARE CONTRO LA CENTRALE DEL MERCURE: il parere dell’Avvocatura dello Stato e l’Ente Parco Nazionale del Pollino.

Sono solitamente incazzato con le Istituzioni per la loro tendenziale incapacità di rappresentare e tutelare i cittadini, ma ogni tanto c’è qualche illuminato.
Il barbaro tentativo di realizzare nel Parco nazionale del Pollino la Centrale del Mercure ovvero una colossale violenza ed ingiustizia ambientale, sociale, giuridica, istituzionale e politica, viene, per ora, sconfitta dalla lotta e dall’opposizione dei cittadini del Pollino, del Forum delle Associazioni e Comitati contro la riapertura della Centrale ENEL della Valle del Mercure e di qualche lungimirante Istituzione. Oggi 12/10/2009 è una giornata storica per il Parco del Pollino, infatti
- dopo sette anni di proteste, incontri, dibattiti e manifestazioni;
- dopo la protesta dell’11/08/2009, all’Ente Parco Nazionale del Pollino, con la quale si è ottenuta la sospensione del parere favorevole alla riattivazione rilasciato dall’Ente;
- dopo la grande manifestazione popolare del 05/09/2009 che ha visto la partecipazione di 4.000 persone contro questo progetto scellerato;
- dopo l’insediamento, del 05/10/2009, di un presidio permanente davanti all’Ente Parco avente la finalità di ribadire allo stesso la necessità di trasformare la sospensiva in una revoca o annullamento del parere favorevole rilasciato in precedenza;
- dopo che l’Avvocatura Distrettuale dello Stato nel parere  rilasciato all’Ente Parco consiglia allo stesso l’annullamento in autotutela del parere favorevole sulla Centrale del Mercure, in quanto l’Ente non ha “comparato il funzionamento di una centrale elettrica con l'impatto sulle popolazioni e sull'economia delle comunita' locali”, reputando che cio' “rappresenta una omissione ed una carenza”, che “va a ledere la legittimita' dell'atto”;
finalmente il Consiglio Direttivo dell’Ente Parco del Pollino con una responsabile decisione fa proprio il parere dell’Avvocatura dello stato. Dunque bisogna riconoscere al Presidente Domenico Pappaterra e agli altri membri del Consiglio dell’Ente Parco presenti alla seduta del 12/10/2009 una responsabile e coraggiosa onestà intellettuale, mentre lo stesso non si può certo dire per gli assenti; di particolare gravità ritengo l’assenza, in una circostanza così vitale per la tutela dell’ambiente, della salute e delle opportunità di sviluppo ecosostenibile del Pollino, dei membri designati e quindi rappresentanti, all’interno del Consiglio Direttivo, delle Associazioni di protezione ambientale: vergogna!
In questa circostanza l’Ente Parco ha tutelato gli interessi del Parco. Ciò a dimostrazione che quando i cittadini e le loro Associazioni lottano per la difesa dei propri diritti possono riuscire a sensibilizzare le loro Istituzioni e a sconfiggere l’arroganza dei poteri dominanti.
Naturalmente non finisce qui ma …………… “nuoi qua siemu, hasta la victoria”.  

martedì 6 ottobre 2009

Alluvione di Messina.......catastrofe poco "naturale"

01/10/2009 Alluvione di Messina: 25 morti, 40 dispersi, 29 feriti, 564 sfollati

06/04/2009 Terremoto in Abruzzo : 287 morti, 1.500 feriti, 70.000 sfollati

Voglio ricordare queste tragedie attraverso le parole del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, che in visita a Potenza, commenta così l’alluvione di Messina: ''o c'e' un piano serio che investa, piuttosto che in opere faraoniche, per garantire la sicurezza in queste zone del paese o si potranno avere altre sciagure''.

Terremoti, alluvioni, uragani, ecc. sono fenomeni naturali, ma quando diventano catastrofi la natura centra ben poco, quando ci sono i morti la responsabilità è solo dell’assurda incapacità dell’uomo di vivere in armonia con la natura ………………………. che almeno servano da monito per la società umana e per le sue istituzioni: meno profitto e più rispetto per la terra e la vita. Pensiamo allora ad investire, piuttosto che in inutili opere basate sull’utilizzo capitalistico delle risorse, in piani di recupero del dissesto-idrogeologico, in piani di sviluppo ecocompatibili e basati sulla valorizzazione e tutela delle risorse naturali, in una società che si senta parte del fantastico organismo vivente chiamato Gaia.

sabato 3 ottobre 2009

Baarìa....anche rappresentazione cinematografica del concetto di territorio?

Tornatore rappresenta la città di “Baarìa” che assiste, vive e racconta, anche ad esempio attraverso la sua trasformazione urbanistica, ma soprattutto attraverso le vicende di una delle sue famiglie, un secolo di storia, dal ventennio fascista fino agli anni 70, visto dalla prospettiva della cultura siciliana ma certamente estendibile nei tratti caratterizzanti a tutto il Sud e a tutta l’Italia. Si susseguono le vicende dei personaggi che sono rappresentative della civiltà e povertà contadina negli anni della guerra, della liberazione dal fascismo che aveva derubato a costretto alla guerra (scena in cui la popolazione assale il municipio), del rapporto con gli americani sbarcati per la liberazione (scene del paracadute regalato e trasformato in vestiti per i bambini e “accatta è ddollari”), dello sviluppo della cultura comunista come strumento per opporsi alla mentalità mafiosa, (scene della nonna che dice al bambino che vota comunista solo perché il comunismo è contro la mafia e dell’occupazione e ridistribuzione delle terre), dell’opposizione alla mentalità chiusa (Peppino che rapisce Mannina per sposarla contro la volontà della famiglia di lei), della difficoltà di affermare idee nuove in una cultura tradizionalista e la mancanza di memoria collettiva (Peppino che ritorna dopo l’emigrazione in Francia e i compaesani che lo vedono con la valigia gli chiedono se stà partendo perché non si sono accorti della sua assenza rimuovendo quindi il ricordo delle battaglie combattute in passato), del binomio mafia e politica (l’assessore all’urbanistica cieco) e di tutta la bellezza della cultura siciliana nell’idea di famiglia (i numerosi figli di Peppino e Mannina che saranno comunque considerati da alcuni sempre e comunque ‘figli del comunista'), nelle superstizioni e premunizioni (le sciagure delle uova rotte e dei serpenti neri), nell’arte e in tutte le caratteristiche dei personaggi raccontati.
Nonostante le lotte quando Peppino il riformista si risveglia bambino dopo 50 anni si ritrova in una realtà in cui i suoi ideali, a causa della mancanza di memoria collettiva, hanno evidentemente perso. Occorre allora, forse, un frattura totale?: la girandola si spacca e la mosca imprigionata dentro ritorna a vivere!; e il bambino sorride.
Se posso permettermi infine una ulteriore interpretazione personale …….io ci ho visto una bellissima rappresentazione cinematografica del concetto di territorio.

martedì 22 settembre 2009

ITINERARIO GEOLOGICO SUL POLLINO: Indietro nel tempo di 130 milioni di anni









Partendo da Casa del Conte (m. 1100) e salendo fino a TIMPA DELLE MURGE (m. 1441) ci troviamo di fronte ad uno straordinario monumento naturale alle Grandi Forze che plasmano il nostro pianeta” (Braschi), infatti gli affioramenti di lava solidificata con la tipica forma a cuscino (pillows lava) incantano la nostra poiché la loro forma rotondeggiante, rapendo l’immaginazione, consente quasi di visualizzare i potenti movimenti che portarono alla loro genesi: 130 milioni di anni fa, nei fondali dell’originaria Tetide Giurassica, da fessure sul fondo oceanico fuoriuscì magma fuso la cui veloce solidificazione, a causa del contatto con l’acqua, produsse sulla superficie queste rocce basaltiche a forma di cuscino; questi frammenti di crosta oceanica furono poi risollevati e trasportati dagli stessi movimenti tettonici che portarono alla formazione dell’Appennino. Oltre alla grandiosità delle forme siamo rapiti dalla spettacolarità dei colori infatti i pillow, le radiolariti, le argilliti silicifere, la comparsa, nel passaggio alla formazione sovrastante, di quarzareniti all’interno delle argilliti colorano Timpa delle Murge di un rosso ruggine dominante con delle striature di verde lucido.









Proseguendo verso nord si giunge a TIMPA PIETRASASSO (m. 1.362), da qui il panorama offre la vista della sinuosa Valle del Sarmento, ma soprattutto ci troviamo sovrastati da questo imponente dente di roccia ofiolitica alto più di 50 metri schizzato fuori dal cuore della terra che domina una vegetazione a steppe punteggiata da secolari esemplari di agrifoglio. Proseguiamo fino al belvedere del monte Tumbarino e poi torniamo indietro lungo un tratto del “sentiero dei briganti” che si dirama tra Pietrasasso e Quarto di Noia: non solo geologia e natura, dunque, ma anche storia infatti i boschi che circondano questa zona sono stati testimoni delle vicende dei briganti cioè di quei contadini che lottavano contro l’oppressore per difendere i loro diritti, ma questa è un'altra storia su cui rifletteremo quando andremo a vedere la spettacolare Sorgente Catusa che si trova a due passi lungo questo itinerario ma che merita sicuramente una apposita visita.









Tornati in località Casa del Conte la vista delle Gole della Garavina è così spettacolare che non si può resistere ad una piccola discesa: ancora una volta la potenza e la grandiosità della natura ci offre uno spettacolo stupefacente, questo torrente apparentemente tranquillo che scorre in queste strette gole che si sono aperte nella montagna e che scendono a strapiombo per un centinaio di metri, tra l’altro il punto da cui le osserviamo è il limite di una frana creata dall’erosione dell’impeto del torrente in piena.

giovedì 10 settembre 2009

4.000 NO ALLA CENTRALE DEL MERCURE


Sabato 5 settembre 2009, la popolazione della della Valle del Mercure dice NO ALLA CENTRALE DELL'ENEL con una manifestazione, di protesta contro l'arrogante tentativo di occupazione del loro territorio e l'incapacità delle istituzioni di tutelarne la salute e lo sviluppo, che ha visto la presenza di 4.000 persone, 14 amministrazioni comunali, 40 associazioni, rappresentanti politici regionali e provinciali di Basilicata e Calabria, Ente Parco Nazionale del Pollino, organizzazioni sindacali, agricoltori, commercianti, artigiani, operatori turistici e varie categorie professionali.

martedì 1 settembre 2009

Manifestazione popolare contro la Centrale del Mercure


Sabato 5 settembre ore 10.00, in località Pianette di Laino Borgo, grande manifestazione popolare contro la riattivazione di uno dei più grandi centrali a biomassa d'Europa nel cuore del Parco Nazionale del Pollino.
Partecipiamo tutti per dire no alla centrale del Mercure e si allo sviluppo sostenibile.

giovedì 27 agosto 2009

Escursione a Serra di Crispo


Pini Loricati a Serra di Crispo
Inserito originariamente da animarubra
Si inizia ad addentrarsi nel rigoglioso bosco, dove il faggio e l’abete bianco convivono in una rigenerante e permanente freschezza, attraverso il sentiero (1.466 m.) che, nei pressi di località “Acqua Tremola”, si dirama dalla strada che collega la frazione Mezzana (San Severino Lucano) alla località Casa del Conte (Terranova del Pollino). Percorrendo l’alberato sentiero si giunge alla luminosa radura di “Piana di San Francesco” e ci si addentra nuovamente nel bosco fino a giungere all’ondulato “Piano di Iannace” dove ci troviamo di fronte al maestoso orizzonte disegnato dalle vette di Serra del Prete e Monte Pollino e, come se non fossimo abbastanza affascinati da questa sorella e fratello che sembrano tenersi per mano, voltando lo sguardo verso est ecco che ci vediamo sovrastati dallo scosceso ed irruento versante di “Serra di Crispo” con i gloriosi Pini Loricati che dall’irta parete rocciosa dominano l’area sottostante. Attraversato il Piano il sentiero ci fa costeggiare i piedi della Serra fino alla freschissima acqua di “Fontana Pitt’Accurc’” ai piedi di un faggio che con le sue radici che fuoriescono dal terreno sembra accoglierci fra le sue braccia per una rigenerante sosta prima di cominciare a salire lungo il pendio di “Serra di Crispo” fino ad arrivare (dopo circa 2,5 ore di cammino) sulla cresta ( 2.053 m.) dove, passeggiando tra i “Giganti del Pollino”, ossia i più maestosi Pini Loricati del Pollino permanentemente accarezzati dal vento dell’est, sovrastiamo muovendo lo sguardo dalla parete verticale nord est della Serra verso est, la foltissima vegetazione di “Piano della Fagosa”, le irte e rocciose “Gole del Raganello”, e giù fino al mar Ionio che disegna il golfo di Sibari. Ruotando lo sguardo vediamo verso nord ovest la Valle del fiume Sarmento, verso ovest la Valle del fiume Mercure e verso sud ritornano l’aspro fratello e la maestosa sorella:Monte Pollino e Serra del Prete. Muovendosi sulla cresta della Serra verso est si giunge al “Giardino degli dei”, un agglomerato di Pini Loricati la cui bellezza non può che essere descritta dal nome che gli è stato dato, si passa alla “Grande Porta del Pollino”, la sella che collega “Serra di Crispo” a “Serra delle Ciavole” e che apre i Piani del Pollino alle valli ed ai boschi sopra descritti, e in lontananza si vede la dolce signora distesa: “Serra Dolcedorme”.

venerdì 14 agosto 2009

Ente Parco del Pollino sulla Centrale del Mercure ritorna a svolgere il suo ruolo

FINALMENTE..................dopo la protesta dei cittadini, delle Amministazioni Comunali di Viggianello e Rotonda e delle Associazioni ambientaliste ed in seguito all'incotro con una loro delegazione il Consilglio Direttivo dell'Ente Parco Nazionale del Pollino decide di sospendere il parere favorevole dato sull'attivazione della mega centrale a biomasse nel cuore del Parco. In tal modo, a mio parere, l'Ente Parco ritorna a svolgere il proprio ruolo di tutela e salvaguardia del territorio e delle popolazioni del Parco. Ma ovviamente non finisce qui..............è ora necessario che anche le altre istituzioni coinvolte, a partire dal Comune di Laino Borgo nel cui territorio è localizzato l'impianto dell'Enel, riflettano sull'obbligo di fare una scelta politica, economica e sociale che sia compatibile con lo sviluppo sostenibile di un Parco Nazionale. E' vergognoso che da un lato si cerchi di promuovere il turismo sfruttando le bellezze naturali e culturali del Pollino e dall'altro si autorizzi, forse anche in modo illegittimo, la sua distruzione con una Centrale che non porterebbe neanche occupazione ma solo impedirebbe lo sviluppo sostenibile del turismo, dell'agricoltura e delle attività artigianali locali ed arrecherebbe danno alla salute dei cittadini ed all'ambiente naturale.
Attenti dunque, la battaglia continua!............. ora, forse, anche con il sostegno dell'Ente Parco.

venerdì 7 agosto 2009

LA GRANDE CONTRADDIZIONE

La mission di questo blog è quella di condividere l'indescrivibile bellezza del Parco Nazionale del Pollino. Ma proprio in questo territorio, che l'Ente Parco avrebbe il compito istituzionale (oltre che politico e morale) di salvaguardare e di indirizzare verso uno sviluppo sostenibile, si sta perpretando, nonostante l'opposizione delle associazioni ambientaliste, della popolazione locale e delle Amministrazioni comunali di Viggianello e Rotonda, una colossale violenza ed ingiustizia ambientale, sociale, istituzionale e politica: il tentativo di realizzare il più grande inceneritore a biomassa d'Europa. Posto che una centrale a biomassa è ecosostenibile solo se il reperimento della materia prima avviene nel territorio limitrofo e crea un indotto a vantaggio delle popolazioni locali, nel caso della centrale del mercure, di dimensioni aberranti, la sua alimentazione richiederebbe la devastazione del Parco Nazionale del Pollino. L'Ente Parco Nazionale del Pollino che da un lato si sforza (poco) di promuovere il territorio, di certificare i prodotti tipici, di sostenere un processo di sviluppo sostenibile, dall'altro ha rilasciato parere favorevole, con un procedimento autorizzativo del tutto discutibile, anche da un punto di vista del diritto amministrativo, alla realizzazione di questo scempio.
Cari cittadini e cari enti istituzionali, scegliete sviluppo sostenibile, tutela dell'ambiente e della salute, o devastante politica industriale da 1800??????
Se volete la centrale Enel del Mercure, abbandonate gli sforzi di facciata per una finta attività di promozione dello sviluppo sostenibile del territorio del Parco e vendete cara la pelle e la salute dei vostri cittadini e dei loro figli, chiedendo almeno all'Enel occupazione e servizi in cambio di morte.
La scelta della popolazione del Parco, a cui forse, in un'epoca in cui si parla di sussidiarietà come principio base dalla politica dell'Unione Europea, qualche istituzione dovrebbe dare una qualche rilevanza, è quella di chiedere all'Ente Parco Nazionale del Pollino ed alle altre istituzioni di revocare le autorizzazioni concesse all'Enel in modo illegittimo oltre che vergognoso e di cominciare a pensare seriamente a rendere il Parco Nazionale uno strumento di sviluppo sostenibile e non un groviglio di vincoli esistenti a quanto pare solo per i poveri cittadini, ma non per i colossi industriali che portano morte e devastazione.
Ci opporremo fino alla fine