Partendo da Casa del Conte (m. 1100) e salendo fino a TIMPA DELLE MURGE (m. 1441) ci troviamo di fronte ad “uno straordinario monumento naturale alle Grandi Forze che plasmano il nostro pianeta” (Braschi), infatti gli affioramenti di lava solidificata con la tipica forma a cuscino (pillows lava) incantano la nostra poiché la loro forma rotondeggiante, rapendo l’immaginazione, consente quasi di visualizzare i potenti movimenti che portarono alla loro genesi: 130 milioni di anni fa, nei fondali dell’originaria Tetide Giurassica, da fessure sul fondo oceanico fuoriuscì magma fuso la cui veloce solidificazione, a causa del contatto con l’acqua, produsse sulla superficie queste rocce basaltiche a forma di cuscino; questi frammenti di crosta oceanica furono poi risollevati e trasportati dagli stessi movimenti tettonici che portarono alla formazione dell’Appennino. Oltre alla grandiosità delle forme siamo rapiti dalla spettacolarità dei colori infatti i pillow, le radiolariti, le argilliti silicifere, la comparsa, nel passaggio alla formazione sovrastante, di quarzareniti all’interno delle argilliti colorano Timpa delle Murge di un rosso ruggine dominante con delle striature di verde lucido.
Proseguendo verso nord si giunge a TIMPA PIETRASASSO (m. 1.362), da qui il panorama offre la vista della sinuosa Valle del Sarmento, ma soprattutto ci troviamo sovrastati da questo imponente dente di roccia ofiolitica alto più di
Tornati in località Casa del Conte la vista delle Gole della Garavina è così spettacolare che non si può resistere ad una piccola discesa: ancora una volta la potenza e la grandiosità della natura ci offre uno spettacolo stupefacente, questo torrente apparentemente tranquillo che scorre in queste strette gole che si sono aperte nella montagna e che scendono a strapiombo per un centinaio di metri, tra l’altro il punto da cui le osserviamo è il limite di una frana creata dall’erosione dell’impeto del torrente in piena.