Viaggio nel Pollino:
la carovana è la mia mente, la strada sono le cose che amo, la meta è la mia terra e il viaggio è la mia vita

martedì 22 settembre 2009

ITINERARIO GEOLOGICO SUL POLLINO: Indietro nel tempo di 130 milioni di anni









Partendo da Casa del Conte (m. 1100) e salendo fino a TIMPA DELLE MURGE (m. 1441) ci troviamo di fronte ad uno straordinario monumento naturale alle Grandi Forze che plasmano il nostro pianeta” (Braschi), infatti gli affioramenti di lava solidificata con la tipica forma a cuscino (pillows lava) incantano la nostra poiché la loro forma rotondeggiante, rapendo l’immaginazione, consente quasi di visualizzare i potenti movimenti che portarono alla loro genesi: 130 milioni di anni fa, nei fondali dell’originaria Tetide Giurassica, da fessure sul fondo oceanico fuoriuscì magma fuso la cui veloce solidificazione, a causa del contatto con l’acqua, produsse sulla superficie queste rocce basaltiche a forma di cuscino; questi frammenti di crosta oceanica furono poi risollevati e trasportati dagli stessi movimenti tettonici che portarono alla formazione dell’Appennino. Oltre alla grandiosità delle forme siamo rapiti dalla spettacolarità dei colori infatti i pillow, le radiolariti, le argilliti silicifere, la comparsa, nel passaggio alla formazione sovrastante, di quarzareniti all’interno delle argilliti colorano Timpa delle Murge di un rosso ruggine dominante con delle striature di verde lucido.









Proseguendo verso nord si giunge a TIMPA PIETRASASSO (m. 1.362), da qui il panorama offre la vista della sinuosa Valle del Sarmento, ma soprattutto ci troviamo sovrastati da questo imponente dente di roccia ofiolitica alto più di 50 metri schizzato fuori dal cuore della terra che domina una vegetazione a steppe punteggiata da secolari esemplari di agrifoglio. Proseguiamo fino al belvedere del monte Tumbarino e poi torniamo indietro lungo un tratto del “sentiero dei briganti” che si dirama tra Pietrasasso e Quarto di Noia: non solo geologia e natura, dunque, ma anche storia infatti i boschi che circondano questa zona sono stati testimoni delle vicende dei briganti cioè di quei contadini che lottavano contro l’oppressore per difendere i loro diritti, ma questa è un'altra storia su cui rifletteremo quando andremo a vedere la spettacolare Sorgente Catusa che si trova a due passi lungo questo itinerario ma che merita sicuramente una apposita visita.









Tornati in località Casa del Conte la vista delle Gole della Garavina è così spettacolare che non si può resistere ad una piccola discesa: ancora una volta la potenza e la grandiosità della natura ci offre uno spettacolo stupefacente, questo torrente apparentemente tranquillo che scorre in queste strette gole che si sono aperte nella montagna e che scendono a strapiombo per un centinaio di metri, tra l’altro il punto da cui le osserviamo è il limite di una frana creata dall’erosione dell’impeto del torrente in piena.

3 commenti:

  1. Scopro un altro blog sul Pollino,siamo davvero in tanti.
    Credimi,non conta essere escursionisti di un certo livello o meno,quello che conta è la passione che ci anima e l'amore per la montagna.
    Provvedo a linkarti.
    Un caro saluto

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  2. spero saremo sempre di più. Forza Pollino. Grazie.

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  3. Cara Anima Rubra è bello scoprire che c'è tanta gente malata di Pollino e che tutti noi siamo malati della stessa passione.
    Grazie del tuo commento. Presto sarai anche tu sui miei "Blog del Pollino".
    Complimenti per il tuo blog.
    A presto
    Nuwanda

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