Viaggio nel Pollino:
la carovana è la mia mente, la strada sono le cose che amo, la meta è la mia terra e il viaggio è la mia vita

giovedì 22 aprile 2010

Dagli Dei del Pollino a quelli della Sicilia: ERICE E IL CULTO DELLA BELLEZZA

Venere emerge dalla schiuma del mare e nuda, in tutta la sua grazia ed ineguagliabile bellezza, viene sospinta dal soffio di Zefiro, sul monte che, a breve distanza da quella spiaggia calda, si erge possente come un altare offerto alla Dea dalla madre terra.
Così questo luogo incarna l'idea dell'amore come energia vivificatrice, come forza motrice della natura.
L'irto monte Erice che si erge a picco stagliandosi sulla calda ed accogliente baia delle Saline trapanesi  non poteva che essere luogo di culto della fecondità e dell'amore. Il Castello di Venere, dove Enea nel suo viaggio si fermò per rendere omaggio alla Dea e dove si praticava la prostituzione sacra, allieta i sensi offrendo panorami mozzafiato. Tutto il borgo di impianto medioevale trasmette vibrazioni che sembrano provenire da secoli di vissuto che raccontano le storie degli Elimi, dei guerrieri che vi approdarono dopo la distruzione di Troia, delle battaglie tra Cartaginesi e Romani fino a quelle di mercanti, cavalieri, dame e principi Arabi e Normanni che agivano in questi luoghi pregni della bellezza della Dea che vi si venerava.