Viaggio nel Pollino:
la carovana è la mia mente, la strada sono le cose che amo, la meta è la mia terra e il viaggio è la mia vita

sabato 3 ottobre 2009

Baarìa....anche rappresentazione cinematografica del concetto di territorio?

Tornatore rappresenta la città di “Baarìa” che assiste, vive e racconta, anche ad esempio attraverso la sua trasformazione urbanistica, ma soprattutto attraverso le vicende di una delle sue famiglie, un secolo di storia, dal ventennio fascista fino agli anni 70, visto dalla prospettiva della cultura siciliana ma certamente estendibile nei tratti caratterizzanti a tutto il Sud e a tutta l’Italia. Si susseguono le vicende dei personaggi che sono rappresentative della civiltà e povertà contadina negli anni della guerra, della liberazione dal fascismo che aveva derubato a costretto alla guerra (scena in cui la popolazione assale il municipio), del rapporto con gli americani sbarcati per la liberazione (scene del paracadute regalato e trasformato in vestiti per i bambini e “accatta è ddollari”), dello sviluppo della cultura comunista come strumento per opporsi alla mentalità mafiosa, (scene della nonna che dice al bambino che vota comunista solo perché il comunismo è contro la mafia e dell’occupazione e ridistribuzione delle terre), dell’opposizione alla mentalità chiusa (Peppino che rapisce Mannina per sposarla contro la volontà della famiglia di lei), della difficoltà di affermare idee nuove in una cultura tradizionalista e la mancanza di memoria collettiva (Peppino che ritorna dopo l’emigrazione in Francia e i compaesani che lo vedono con la valigia gli chiedono se stà partendo perché non si sono accorti della sua assenza rimuovendo quindi il ricordo delle battaglie combattute in passato), del binomio mafia e politica (l’assessore all’urbanistica cieco) e di tutta la bellezza della cultura siciliana nell’idea di famiglia (i numerosi figli di Peppino e Mannina che saranno comunque considerati da alcuni sempre e comunque ‘figli del comunista'), nelle superstizioni e premunizioni (le sciagure delle uova rotte e dei serpenti neri), nell’arte e in tutte le caratteristiche dei personaggi raccontati.
Nonostante le lotte quando Peppino il riformista si risveglia bambino dopo 50 anni si ritrova in una realtà in cui i suoi ideali, a causa della mancanza di memoria collettiva, hanno evidentemente perso. Occorre allora, forse, un frattura totale?: la girandola si spacca e la mosca imprigionata dentro ritorna a vivere!; e il bambino sorride.
Se posso permettermi infine una ulteriore interpretazione personale …….io ci ho visto una bellissima rappresentazione cinematografica del concetto di territorio.

4 commenti:

  1. Voto al film: 7, perde qualche punto perchè costa un sacco di soldi

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  2. è un po lungo ma sicuramente un film bellissimo che ho consigliato a tutti!!

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  3. tra chi ha visto il film le opinioni sono discordanti........non ti nego che non mi aspettavo tanti commenti negativi su diversi aspetti: troppo lungo, troppo costoso, ruoli drammatici interpretati da attori comici!
    nessuno o pochissimi ci hanno visto la rappresentazione del TERRITORIO.
    Siamo stati influenzati nel giudizio dal particolare momento in cui abbiamo visto il film???

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  4. nessuna influenza del momento: un film che è ambientato in una città e che racconta la vita che questa vede scorrere tra le sue mura è una rappresentazione del concetto di territorio inteso come complesso della relazioni esistenti tra lo spazio e i soggetti che lo vivono. Questa è la modalità di rappresentazione del contenuto del film, non certo il contenuto stesso.

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