Viaggio nel Pollino:
la carovana è la mia mente, la strada sono le cose che amo, la meta è la mia terra e il viaggio è la mia vita

giovedì 15 ottobre 2009

IL POLLINO CONTINUA A LOTTARE CONTRO LA CENTRALE DEL MERCURE: il parere dell’Avvocatura dello Stato e l’Ente Parco Nazionale del Pollino.

Sono solitamente incazzato con le Istituzioni per la loro tendenziale incapacità di rappresentare e tutelare i cittadini, ma ogni tanto c’è qualche illuminato.
Il barbaro tentativo di realizzare nel Parco nazionale del Pollino la Centrale del Mercure ovvero una colossale violenza ed ingiustizia ambientale, sociale, giuridica, istituzionale e politica, viene, per ora, sconfitta dalla lotta e dall’opposizione dei cittadini del Pollino, del Forum delle Associazioni e Comitati contro la riapertura della Centrale ENEL della Valle del Mercure e di qualche lungimirante Istituzione. Oggi 12/10/2009 è una giornata storica per il Parco del Pollino, infatti
- dopo sette anni di proteste, incontri, dibattiti e manifestazioni;
- dopo la protesta dell’11/08/2009, all’Ente Parco Nazionale del Pollino, con la quale si è ottenuta la sospensione del parere favorevole alla riattivazione rilasciato dall’Ente;
- dopo la grande manifestazione popolare del 05/09/2009 che ha visto la partecipazione di 4.000 persone contro questo progetto scellerato;
- dopo l’insediamento, del 05/10/2009, di un presidio permanente davanti all’Ente Parco avente la finalità di ribadire allo stesso la necessità di trasformare la sospensiva in una revoca o annullamento del parere favorevole rilasciato in precedenza;
- dopo che l’Avvocatura Distrettuale dello Stato nel parere  rilasciato all’Ente Parco consiglia allo stesso l’annullamento in autotutela del parere favorevole sulla Centrale del Mercure, in quanto l’Ente non ha “comparato il funzionamento di una centrale elettrica con l'impatto sulle popolazioni e sull'economia delle comunita' locali”, reputando che cio' “rappresenta una omissione ed una carenza”, che “va a ledere la legittimita' dell'atto”;
finalmente il Consiglio Direttivo dell’Ente Parco del Pollino con una responsabile decisione fa proprio il parere dell’Avvocatura dello stato. Dunque bisogna riconoscere al Presidente Domenico Pappaterra e agli altri membri del Consiglio dell’Ente Parco presenti alla seduta del 12/10/2009 una responsabile e coraggiosa onestà intellettuale, mentre lo stesso non si può certo dire per gli assenti; di particolare gravità ritengo l’assenza, in una circostanza così vitale per la tutela dell’ambiente, della salute e delle opportunità di sviluppo ecosostenibile del Pollino, dei membri designati e quindi rappresentanti, all’interno del Consiglio Direttivo, delle Associazioni di protezione ambientale: vergogna!
In questa circostanza l’Ente Parco ha tutelato gli interessi del Parco. Ciò a dimostrazione che quando i cittadini e le loro Associazioni lottano per la difesa dei propri diritti possono riuscire a sensibilizzare le loro Istituzioni e a sconfiggere l’arroganza dei poteri dominanti.
Naturalmente non finisce qui ma …………… “nuoi qua siemu, hasta la victoria”.  

4 commenti:

  1. Le associazioni ambientaliste "STATALI" in questa vicenda hanno dato prova del fatto cha anche loro cercano fama e gloria e che se la battaglia "ambientale" non ha rilevanza mediatica non serve!!!
    Cosa voui che sia una centrale in un parco contro il rischio estinzione di "vattelappesca" insetto!!!!!

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  2. Penso che per chi pretende di occuparsi di ambiente tutte le problematiche dovrebbero essere importanti, dall'estinzione dell'insetto a quella dell'uomo. Condivido pienamente la critica al comportamento dei rappresentanti di WWF e Legambiente in seno al Consiglio Direttivo dell'Ente Parco che hanno affrontto la questione con una vergognosa assenza. Capisco l'impossibilità di seguire attentamente tutti i problemi, ma quando si viene espressamente invitati a fare il proprio dovere politico-istituzionale non si può essere assenti.

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  3. sull'impossibilità di seguire attentamente tutti i problemi sei troppo buono, chi sta nel consiglio direttivo del parco lo deve fare solo per il PARCO!!!!!!!!!!!!!!!
    vengono pagati per quello, o mi sbaglio!!!!!

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  4. Il fatto è che anche l'ambientalismo è attraversato da profonde contraddizioni. Molti ambientalisti da sempre sono abbindolati dalle presunte svolte ecologiste delle multinazionali. Qual'è l'ambientalismo che ha contribuito alla lotta contro la centrale? Precisamente quello più "di base", non istituzionalizzato, associazioni come il riccio, e ambientalisti senza nessuna collocazione, quelli che vivono il territorio, ne conoscono la bellezza e ne vogliono salvaguardare l'integrità. Ma non è l'ambientalismo che ha cambiato le sorti della situazione, piuttosto la gente comune, i giovani e i vecchi, le donne e gli uomini che costituiscono la nostra "comunità locale"..
    un saluto, Indio

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