Viaggio nel Pollino:
la carovana è la mia mente, la strada sono le cose che amo, la meta è la mia terra e il viaggio è la mia vita

giovedì 29 ottobre 2009

Passeggiata a Cavallo lungo un torrente del Pollino


Il torrente Turbolo, che scorre nel Comune di Viggianello, è uno degli affluenti del fiume Mercure che dà il nome ad una delle variegate Valli del Pollino. Il torrente è costeggiato da un sentiero sterrato, battuto dai pastori delle contrade limitrofe, che costituisce il percorso per una piacevole passeggiata a cavallo: all’ombra degli alberi che ne disegnano il tragitto, io e la possente bellezza dalla bionda criniera seguiamo il brusio dell’acqua che si mescola con il respiro del cavallo e il loro impeto in molti punti si incrocia e viene vicevolmente spezzato dal rumore degli zoccoli nell’acqua.

venerdì 16 ottobre 2009

giovedì 15 ottobre 2009

IL POLLINO CONTINUA A LOTTARE CONTRO LA CENTRALE DEL MERCURE: il parere dell’Avvocatura dello Stato e l’Ente Parco Nazionale del Pollino.

Sono solitamente incazzato con le Istituzioni per la loro tendenziale incapacità di rappresentare e tutelare i cittadini, ma ogni tanto c’è qualche illuminato.
Il barbaro tentativo di realizzare nel Parco nazionale del Pollino la Centrale del Mercure ovvero una colossale violenza ed ingiustizia ambientale, sociale, giuridica, istituzionale e politica, viene, per ora, sconfitta dalla lotta e dall’opposizione dei cittadini del Pollino, del Forum delle Associazioni e Comitati contro la riapertura della Centrale ENEL della Valle del Mercure e di qualche lungimirante Istituzione. Oggi 12/10/2009 è una giornata storica per il Parco del Pollino, infatti
- dopo sette anni di proteste, incontri, dibattiti e manifestazioni;
- dopo la protesta dell’11/08/2009, all’Ente Parco Nazionale del Pollino, con la quale si è ottenuta la sospensione del parere favorevole alla riattivazione rilasciato dall’Ente;
- dopo la grande manifestazione popolare del 05/09/2009 che ha visto la partecipazione di 4.000 persone contro questo progetto scellerato;
- dopo l’insediamento, del 05/10/2009, di un presidio permanente davanti all’Ente Parco avente la finalità di ribadire allo stesso la necessità di trasformare la sospensiva in una revoca o annullamento del parere favorevole rilasciato in precedenza;
- dopo che l’Avvocatura Distrettuale dello Stato nel parere  rilasciato all’Ente Parco consiglia allo stesso l’annullamento in autotutela del parere favorevole sulla Centrale del Mercure, in quanto l’Ente non ha “comparato il funzionamento di una centrale elettrica con l'impatto sulle popolazioni e sull'economia delle comunita' locali”, reputando che cio' “rappresenta una omissione ed una carenza”, che “va a ledere la legittimita' dell'atto”;
finalmente il Consiglio Direttivo dell’Ente Parco del Pollino con una responsabile decisione fa proprio il parere dell’Avvocatura dello stato. Dunque bisogna riconoscere al Presidente Domenico Pappaterra e agli altri membri del Consiglio dell’Ente Parco presenti alla seduta del 12/10/2009 una responsabile e coraggiosa onestà intellettuale, mentre lo stesso non si può certo dire per gli assenti; di particolare gravità ritengo l’assenza, in una circostanza così vitale per la tutela dell’ambiente, della salute e delle opportunità di sviluppo ecosostenibile del Pollino, dei membri designati e quindi rappresentanti, all’interno del Consiglio Direttivo, delle Associazioni di protezione ambientale: vergogna!
In questa circostanza l’Ente Parco ha tutelato gli interessi del Parco. Ciò a dimostrazione che quando i cittadini e le loro Associazioni lottano per la difesa dei propri diritti possono riuscire a sensibilizzare le loro Istituzioni e a sconfiggere l’arroganza dei poteri dominanti.
Naturalmente non finisce qui ma …………… “nuoi qua siemu, hasta la victoria”.  

martedì 6 ottobre 2009

Alluvione di Messina.......catastrofe poco "naturale"

01/10/2009 Alluvione di Messina: 25 morti, 40 dispersi, 29 feriti, 564 sfollati

06/04/2009 Terremoto in Abruzzo : 287 morti, 1.500 feriti, 70.000 sfollati

Voglio ricordare queste tragedie attraverso le parole del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, che in visita a Potenza, commenta così l’alluvione di Messina: ''o c'e' un piano serio che investa, piuttosto che in opere faraoniche, per garantire la sicurezza in queste zone del paese o si potranno avere altre sciagure''.

Terremoti, alluvioni, uragani, ecc. sono fenomeni naturali, ma quando diventano catastrofi la natura centra ben poco, quando ci sono i morti la responsabilità è solo dell’assurda incapacità dell’uomo di vivere in armonia con la natura ………………………. che almeno servano da monito per la società umana e per le sue istituzioni: meno profitto e più rispetto per la terra e la vita. Pensiamo allora ad investire, piuttosto che in inutili opere basate sull’utilizzo capitalistico delle risorse, in piani di recupero del dissesto-idrogeologico, in piani di sviluppo ecocompatibili e basati sulla valorizzazione e tutela delle risorse naturali, in una società che si senta parte del fantastico organismo vivente chiamato Gaia.

sabato 3 ottobre 2009

Baarìa....anche rappresentazione cinematografica del concetto di territorio?

Tornatore rappresenta la città di “Baarìa” che assiste, vive e racconta, anche ad esempio attraverso la sua trasformazione urbanistica, ma soprattutto attraverso le vicende di una delle sue famiglie, un secolo di storia, dal ventennio fascista fino agli anni 70, visto dalla prospettiva della cultura siciliana ma certamente estendibile nei tratti caratterizzanti a tutto il Sud e a tutta l’Italia. Si susseguono le vicende dei personaggi che sono rappresentative della civiltà e povertà contadina negli anni della guerra, della liberazione dal fascismo che aveva derubato a costretto alla guerra (scena in cui la popolazione assale il municipio), del rapporto con gli americani sbarcati per la liberazione (scene del paracadute regalato e trasformato in vestiti per i bambini e “accatta è ddollari”), dello sviluppo della cultura comunista come strumento per opporsi alla mentalità mafiosa, (scene della nonna che dice al bambino che vota comunista solo perché il comunismo è contro la mafia e dell’occupazione e ridistribuzione delle terre), dell’opposizione alla mentalità chiusa (Peppino che rapisce Mannina per sposarla contro la volontà della famiglia di lei), della difficoltà di affermare idee nuove in una cultura tradizionalista e la mancanza di memoria collettiva (Peppino che ritorna dopo l’emigrazione in Francia e i compaesani che lo vedono con la valigia gli chiedono se stà partendo perché non si sono accorti della sua assenza rimuovendo quindi il ricordo delle battaglie combattute in passato), del binomio mafia e politica (l’assessore all’urbanistica cieco) e di tutta la bellezza della cultura siciliana nell’idea di famiglia (i numerosi figli di Peppino e Mannina che saranno comunque considerati da alcuni sempre e comunque ‘figli del comunista'), nelle superstizioni e premunizioni (le sciagure delle uova rotte e dei serpenti neri), nell’arte e in tutte le caratteristiche dei personaggi raccontati.
Nonostante le lotte quando Peppino il riformista si risveglia bambino dopo 50 anni si ritrova in una realtà in cui i suoi ideali, a causa della mancanza di memoria collettiva, hanno evidentemente perso. Occorre allora, forse, un frattura totale?: la girandola si spacca e la mosca imprigionata dentro ritorna a vivere!; e il bambino sorride.
Se posso permettermi infine una ulteriore interpretazione personale …….io ci ho visto una bellissima rappresentazione cinematografica del concetto di territorio.